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Roma guida la classifica del disagio

By 10 Maggio 2020



Roma si aggiudica il primato del disagio dell’Avvocatura nell’emergenza Covid-19. Con 12.753 domande nel mese di aprile, i legali della capitale guidano la classifica delle richieste di reddito di ultima istanza (il bonus di 600 euro). Non solo, di questi soltanto 674 hanno dichiarato un reddito tra 35mila e 50mila euro, tutti gli altri sono sotto. Al secondo posto c’è Napoli con 9.954 domande ma se si aggiunge anche la cintura metropolitana le cose cambiano e con Torre Annunziata (altre 1.783 domande) e Nola (2.114) si sfiorano i 14mila richiedenti. Sul podio troviamo anche Milano con 7.869 richieste. In coda alla classifica invece figura Aosta con solo 65 domande.

TABELLA REDDITO ULTIMA ISTANZA PER COA

I numeri delle istanze suddivisi per Consigli dell’Ordine arrivano dalla Cassa forense. Le richieste totali pervenute all’Istituto di previdenza sono state 144.340, di cui circa 106 mila già liquidate, per le altre 38.000 circa, il Presidente
, Nunzio Luciano, afferma: “Siamo in attesa del rifinanziamento da parte dello Stato“. Rifinanziamento che dovrebbe essere contenuto nel cd. ‘decreto aprile’, ormai divenuto ‘decreto maggio’.

È una istantanea impietosa quella che viene fuori dall’emergenza sanitaria che ha catapultato una categoria già in difficoltà sull’orlo del fallimento. Basti considerare che gli avvocati iscritti alla Cassa sono circa 240mila e dunque più della metà ha fatto richiesta di assistenza. E di questi ben 138mila hanno dichiarato un reddito inferiore a 35mila euro, mentre i restanti 6.425 toccano al massimo i 50mila euro.

Scorrendo la tabella, poi, sono 42 i Consigli dell’ordine dove le domande hanno superato il migliaio. Fra questi Bari: 4.332; Bologna: 2.539; Catania: 3.707; Firenze: 2.452; Foggia: 2.364; Genova: 1.906; Lecce: 3.286; Messina: 1.727; Padova: 1.449; Palermo 3.325; Perugia: 1.395; Salerno: 2.729; Santa Maria Capua Vetere: 2.484; Torino: 3.124; Venezia: 1034; Verona: 1371 ecc.

In queste ore dunque gli avvocati attendonono di capire se il nuovo nuovo decreto permetterà di ottemperare alle richieste rimaste inevase per incapienza del fondo, e se il nuovo bonus previsto per i professionisti e portato a mille euro verrà riconfermato anche per gli iscritti alle Casse professionali.




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