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Gli approfondimenti dell'Avv. Fabio Benetti

Internet e diritto delle successioni | Studio Legale Benetti

By 11 Novembre 2021 Dicembre 7th, 2021



Il tema dell’eredità digitale è sempre più attuale. In questo articolo, l’Avv. Benetti fa il punto della situazione sul diritto delle successioni e Internet.

 

Internet e diritto delle successioni

Il mondo del Web e dei suoi siti, richiamando il titolo del film del 2017 del regista Veronesi, non è più un paese per giovani. Il World Wide Web sta invecchiando: la sua nascita, per come lo conosciamo e utilizziamo noi, risale ai primi anni ’90. Da allora, migliaia di utenti sono cresciuti utilizzando la rete per creare relazioni, per lavorare, per condividere contenuti. E inevitabilmente anche loro sono invecchiati e continuano a farlo. Ciò porta ad accostare al mondo virtuale temi fino a poco tempo fa lontanissimi, come quelli legati alla morte, fisica o digitale, dei suoi navigatori. Il che apre un capitolo importante sul diritto delle successioni e sull’eredità nel mondo di Internet.

 

Il diritto delle successioni e Internet: perché se ne deve parlare

Da tempo studi e statistiche ci dicono che tra qualche anno su Facebook ci saranno più morti che vivi, cioè il numero di profili inutilizzati, o per disinteresse o per decesso dei titolari, sarà superiore a quello dei profili “vivi”.

Questa situazione ha portato le più importanti Piattaforme a introdurre delle regole per la gestione post-mortem dei dati da esse raccolti, accanto a una disciplina più chiara nell’ambito del diritto delle successioni nel mondo digitale

Del resto, una regolamentazione più chiara servirebbe anche a evitare di subire milioni di procedimenti giudiziari finalizzati ad ottenere sentenze che ne disciplinino l’uso o il trasferimento (come, ad esempio, è recentemente successo ad Apple Italia con l’interessante ordinanza emessa dal Tribunale di Milano il 10/2/2021).

 

Il concetto di “Eredità Digitale” introdotta da Apple 

Ecco allora che la stessa Apple, nella descrizione dell’ultimo aggiornamento del suo software IOS 15, introduce un’importante novità relativa all’ID Apple e al diritto delle successioni. Cito testualmente dal sito Apple: 

Eredità Digitale

Con il programma ‘Eredità Digitale’ potrai indicare i contatti erede, ossia le persone che potranno accedere al tuo account e alle tue informazioni personali quando non ci sarai più”.

Non è ancora chiaro come verrà nella pratica introdotta questa novità (il sito dice che “sarà disponibile con un aggiornamento software successivo di IOS 15”): tuttavia, alcune considerazioni e raffronti con l’attuale normativa italiana sulle successioni ereditarie possiamo già farli.

Ad esempio, cosa si può intendere con l’espressione “contatto erede” usata da Apple?

Si tratta forse di una nomina di erede vera e propria fatta tramite la compilazione di un campo in un formulario online? La risposta sembra negativa, visto che gli artt. 587 e 588 del nostro Codice Civile prevedono che la nomina di un erede possa essere fatta soltanto per testamento e che l’art. 595 prevede che, in mancanza di testamento, gli eredi siano solo quelli stabiliti dalla legge.

Vale allora come nomina di un esecutore testamentario (peraltro anch’essa formalmente atipica, in quanto non contenuta in un testamento) finalizzata soltanto alla gestione dell’ID Apple dopo la morte del titolare?

Ad un primo esame, la distinzione potrebbe sembrare cavillosa ed eccessivamente teorica. In realtà non è così.

Si pensi che nel Cloud, e nei device, collegati ad un ID Apple vengono raccolti beni immateriali (documenti, file musicali, fotografie, app, per non parlare delle criptovalute e degli NFT) che possono avere valori economici importanti: ebbene, nel caso di nomina di un “contatto erede” che sia diverso dall’erede nominato per testamento o individuato per legge, chi dei due potrà legittimamente entrare in possesso di tutti questi beni/diritti ed utilizzarli? 

 

Diritto delle successioni e mondo online: alcuni casi

Esaminiamo un caso concreto, quello affrontato proprio con il provvedimento del Tribunale di Milano sopra citato. 

I genitori del loro unico figlio, un giovane cuoco prematuramente scomparso, si sono rivolti al Giudice per ottenere da Apple Italia le password per accedere al Cloud del figlio, dove si trovavano conservate tutte le sue ricette, al fine di realizzarne una pubblicazione postuma.

Se egli avesse nominato un “contatto erede” diverso dai genitori, per la legge italiana suoi unici legittimi eredi, chi avrebbe avuto il diritto di pubblicare tali ricette, e trarne conseguentemente i frutti economici?

Si tratta di un tema importante, perché anche altre Piattaforme, come ad esempio Facebook, hanno adottato un programma simile, offrendo all’utente la possibilità di nominare un “contatto erede” per gestire il proprio account personale dopo la morte, trasformandolo in “account commemorativo”, di fatto un account “vetrina” in cui non sono consentite modifiche né tantomeno la lettura dei messaggi privati appartenenti al precedente proprietario. 

Questa scelta ha suscitato dei contenziosi, di cui il più famoso è quello di una coppia di genitori tedeschi rivoltisi al Tribunale di Berlino per richiedere l’accesso al profilo Facebook commemorativo della figlia, deceduta in un incidente in metropolitana di cui si volevano ricostruire le circostanze a partire dai messaggi privati della vittima. Dopo diverse pronunce, nel luglio 2018 la Corte Federale di Giustizia tedesca ha stabilito il diritto dei due genitori a subentrare all’account della figlia, costituendo un particolare caso di “Eredità digitale”.

La materia del diritto delle successioni su Internet è quindi molto complessa e andrà ovviamente approfondita: certamente siamo di fronte all’ennesima dimostrazione di come la realtà, il commercio e le prassi sociali corrano sempre molto più velocemente (soprattutto in questo campo ed in questo periodo) della normativa. 

 

Nel frattempo, buona navigazione a tutti.

 

Avv. Fabio Benetti

 

Avv. Fabio Benetti

Laureato in Giurisprudenza nel 1987. Iscritto all’Albo degli Avvocati di Modena dal 1990, Cassazionista. Si occupa prevalentemente di Diritto Privato e Locazioni, Diritto di Famiglia, Successioni, Procedure concorsuali.